sabato 3 marzo 2012

Misoneismo: sull'epidurale

Arenata sul lettone un venerdì sera, mi scopro finalmente molto "politically correct". Finché non mollo le redini e mi lancio in rete alla spasmodica ricerca di articoli, blog, interviste e qualsiasi altra fonte affine che esprimesse ciò che il mio pensiero macina quotidianamente, senza il velo della "comprensione a tutti i costi". Vengo così risucchiata dalla lettura di un blog il cui indirizzo riporta una sola parola, semplice e diretta. Epidurale. Il tema che mi provoca stati d'animo paragonabili a una pentola a pressione, riflessioni nette come ghigliottine, ma manifestazioni esteriori moderate e volte a far credere, a me stessa e agli altri, che io sia tanto rispettosa dell'opinione altrui. False, in sostanza, disconnesse dal mio autentico ragionamento.

Mi ritrovo ben presto a contattare la curatrice del blog e a scriverle di getto un'email fiume i cui termini mi stupiscono: possibile che dentro di me vivessi con rabbia il tema del diritto negato all'epidurale e non me ne fossi mai accorta prima di quel momento? Nella mail riporto argomentazioni anti epidurale che mi hanno colpito nell'ultimo periodo, racconto della mia ricerca di una struttura ospedaliera che mi garantisse la presenza di un anestesista 24 ore su 24 in vista del mio parto, ringrazio per tutte le informazioni utili acquisite grazie alla lettura del blog. Auguro all'autrice di proseguire con successo nel suo lavoro e a noi donne di vincere un giorno la nostra "battaglia" per il parto meno doloroso. Mi sento svuotata e invio, senza neanche rileggere quello che ho scritto. Affido alla rete la trasmissione del mio pensiero e alla destinataria della mia mail le mie speranze.

La replica arriva qualche ora dopo. Paola risponde parlandomi del suo parto, dell'inizio della sua attività a favore della pratica dell'epidurale fino ad arrivare alla sue attuali iniziative. Mi insegna un termine per me nuovo: misoneismo. E' il termine con cui si indica "l'atteggiamento di disprezzo e di rifiuto nei confronti di qualsiasi novità o innovazione", come precisa Wiktionary. "Che poi vien proprio da ridere", puntualizza Paola. "La peridurale in ostetricia l'ha "inventata" un chirurgo italiano nel 1930 (tale Achille Mario Dogliotti, torinese). In America la usano sistematicamente in sala parto dagli anni '40 del secolo scorso... quindi quale novità?"

Rispondo a mio volta e realizzo la forza delle parole che le mie dita mettono giù solo dopo averle scritte: "punto di vista (il mio sull'epidurale) che per me altro non è che quello a favore delle donne, genere a cui mi vanto di appartenere, ma che mi sono augurata non fosse quello di mio figlio dal primo momento in cui ho saputo di essere incinta". Ed ecco ritornare un tema che mi è sempre stato caro: quello del corpo delle donne, che non è mai solo delle donne.

Sono passate alcune ore e sono di nuovo a letto. Il mio bambino punta i suoi piedini un po' a destra e un po' a sinistra e vedo sulla mia pancia formarsi rilievi che mi fanno sorridere e intenerire. Sto facendo una cosa bellissima, penso ogni volta che mi soffermo sui movimenti di questo essere misterioso e prezioso che vive solo di me e con me da otto mesi. E realizzo che dietro a tutto questo c'è molto, ma molto di più. C'è un mondo intero, lo stesso mondo in cui c'è chi pretende di poter dire la sua sul modo in cui io dovrò un giorno vivere il distacco da questa verità che è il corpo di mio figlio.

Questo è il link al blog di Paola: epidurale.blogspot.com. L'autorizzazione a mettere il link al suo blog sul mio viene direttamente da lei. 

Ora cliccherò su "pubblica post" senza neanche rileggermi. Per la seconda volta mollo le redini. 


11 commenti:

  1. Ciao Mummy,
    io sono mamma di due bimbi, di 3 anni e 5 mesi. ho partorito entrambe le volte con epidurale e non ringrazierò mai abbastanza di averlo fatto. leggo sempre il blog che citi e mi piace molto.
    come ho già scritto molto volte, in commenti e nei miei post, trovo che questo esaltare i dolori del parto e fare del terrorismo psicologico sull'epidurale sia un modo per tenerci sottomesse, per convincerci che va bene così e non dobbiamo pretendere di più dalla vita. noi donne siamo forti, riusciamo in un'impresa così titanica e per questo possiamo solo sentirci onorate. è un po' come quando ci raccontano che le casalinghe sono le eroine della società e che una donna che sceglie di fare la mamma e moglie a tempo pieno dovrebbe sentirsi realizzata in quanto martire sull'altare della famiglia italiana, e non chiedere niente di più alla società: non pretendere un lavoro, un asilo nido dove portare i figli, dei contratti che rispettino la maternità e un marito che ci tratti alla pari. non so tu, ma io mi sento un po' presa per il culo.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao CosmicMummy,

      ti ringrazio per il tuo commento.

      Quello su cui non mi trovo d'accordo, perché non sono abituata a considerarlo sotto il tuo punto di vista, è il fatto che le casalinghe siano considerate "eroine della società". Non è la mia esperienza. In questo momento potrei essere classificata come casalinga, ma non mi sento considerata positivamente per questo, anzi... Mi sembra che alle donne si richieda molto più di questo, ossia di essere sia perfette casalinghe, sia perfette madri (e di essere indipendenti e autonome nello svolgimento dei compiti previsti da questi ruoli, perché i mariti o compagni sono sempre più facilmente giustificabili quando non sono tra le mura domestiche), ma anche di essere state figlie perfette, studentesse perfette e lavoratrici perfette. Il successo, per come ho sempre interpretato io la società, è sempre più monetizzato, la realizzazione personale sta in quella sociale e professionale. Una donna che non desidera quel successo è una donna poco ambiziosa, che si accontenta, che si adagia e che pesa sul marito e sulla comunità. Una donna ha voluto figli? Ora pedali e se li gestisca da sé. La maternità non è una risorsa, almeno in questo paese. Mi piacerebbe sapere cosa pensi tu di questa mia visione, forse tutto sommato non è poi così tanto diversa dalla tua.

      Elimina
    2. Si credo che alla fine la pensiamo allo stesso modo, anche se vediamo la cosa da due punti di vista differenti e quindi probabilmente cogliamo anche delle sfumature differenti. La cosa però che è vera per tutti è che in questo paese i figli sono considerati uno sfizio che una donna a un certo punto si toglie e la possibilità di lavorare e essere madri contemporaneamente non è contemplata. E' proprio come dici tu: hai voluto la bicicletta... Non penso che si debba monetizzare la realizzazione di una persona, ma certe volte mi capita di dover giustificare (e difendere con le unghie e con i denti) la mia scelta di volere una doppia realizzazione: nella famiglia come nel lavoro. E anche le scelte che ho fatto rispetto all'educazione deimiei figli, dal momento che per molti italiani l'asilo nido è una specie di lagher.

      Elimina
  2. ciao! anche io ho sentito di ospedali dove non fanno l'epidurale o è a pagamento...assurdo!!! dovrebbe essere garantito a tutte!! dove ho partorito io lo facevano tranquillamente, c'era l'appuntamento con l'anestesista prima del parto..tra l'altro ho sentito di una donna che aveva un pò di scoliosi e non ha potuto fare l'epidurale..
    Il mio post sul mio parto l'hai letto???chissà cosa avrai pensato che io non ho fatto l'epidurale...bè io non sono contraria all'epidurale come ho detto nelle prime 2 righe, ma avevo deciso che non l'avrei fatta solo perchè avevo letto e mi avevano raccontato delle mamme che te la fanno quando sei già dilatata di un tot cm e che comunque i dolori delle spinte li senti ugualmente..ah e avevo anche sentito che con l'epidurale dura di più il parto, è più lento..e io non avevo voglia di farlo durare di più! volevo una cosa rapida! :) diciamo che a me è andata bene perchè il mio travaglio è stato veloce e le spinte poche e veloci...nonostante fosse la 1° gravidanza..sarà che sono giovane..e mi si è dilatata subito..lo stesso è successo a mia sorella, addirittura la 2 bimba è uscita in pochi minuti, la stava per fare in ascensore mentre la portavano in sala parto!
    comunque per quelle donne che devono passare ore e ore di travaglio è utilissima, ma la mia domanda è: te la fanno l'epidurale in quei casi che il travaglio dura ore ed ore? o aspettano lo stesso infondo quando sei di vari cm??cmq anche io spero che la mettano gratis in TUTTI gli ospedali!è un nostro DIRITTO!

    http://mammastudia.blogspot.com/2012/02/cicogna-o-sotto-un-cavolo-ecco-come.html

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Mamma Cì,

      tu dici "chissà cosa avrai pensato che io non ho fatto l'epidurale"... Non ne ricavo un giudizio su di te, ovviamente. Ognuna è libera di preferirla per se stesse come di non accettarla. Io non discuto sul libero arbitrio delle donne. E' vero che faccio fatica a comprendere certe posizioni, ma d'altra parte non siamo tenuti a capire tutto e tutti. Come dici tu, il punto non è tanto la scelta personale, quanto il rispetto di questa scelta. L'epidurale non è un servizio, è un diritto, e ciò che è da debellare è l'ostruzionismo di una parte del personale sanitario che diffonde idee errate sull'epidurale e di coloro che, pur potendo, direttamente o indirettamente, negano l'esercizio di tale diritto.

      Elimina
    2. allora attendo il racconto del tuo parto e dell'epidurale e dei dolori effettivamente provati...che non ho ancora capito se non si sente nulla nulla o cosa si sente...io ho sofferto solo in sala parto..ma me lo son già dimenticata anche se era 20 mesi fa... :)

      Elimina
    3. Certo, Mamma Cì, ti terrò aggiornata! Certo, partorissi velocemente come te sarei molto felice! Un abbraccio!

      Elimina
    4. Io di epidurali ne ho fatte due, il primo parto è stato lunghissimo 24 ore fra prodromi e travaglio vero e proprio, il secondo 6. L'epidurale non rende più facile il parto, ma più soportabile. Toglie il dolore delle contrazioni, e non è poco. Senti le spinte, fortissime, ma non sono più dolorose. E senti tutte le lacerazioni, fai fatica ugualmente, perchè è comunque un parto naturale e attivo. Mi dà i nervi quando sento donne che dicono che non hanno voluto l'analgesia perchè volevano vivere intensamente il parto (non è il caso di Mamma Ci)... Non sanno di cosa parlano. Con l'epidurale lo vivi altrettanto intensamente, anzi forse di più perchè senza quel dolore forte delle contrazioni riesci a riprendere fiato e a sopportarlo meglio. Comunque, qui non si tratta di fare a gara su come èmeglio partorire, ma come dite voi dovrebbe essere un diritto garantito a tutte quelle che lo vogliano. Cosa pensereste se vi curassero una carie senza anestesia? E perche non dovrebbe essere un diritto anche x il parto? La libertà di scelta dovrebbe essere sempre rispettata, fra l'altro nel caso di parti lampo come quello di Mamma Ci sono gli stessi anestesisti a dire che non ne vale la pena.

      Elimina
    5. Ciao a tutte... sono capitata nel blog pochi minuti fa e mi ha colpito subito questo post.
      Sono mamma di un bambino di 21 e nel mio paese (vicino a Milano) di epidurale non se ne parlava fino a un anno fa. Mi sono rimboccata presto le maniche e con una lunga ricerca ho deciso di partorire in Mangiagalli dove di epidurali ne fanno ogni giorni. Sono molto giovane, ho 20 anni, e forse anche per questo il mio parto è stato rapido, nonostante ciò mi sento di ribadire che l'epidurale allunghi il travaglio. Le mie contrazioni forti sono iniziate alle 23.30 e alle 3.15 è nato è il mio bambino. Posso ammettere senza esitazione che il dolore provato inizialmente una volta fatta l'epidurale è cessato totalmente. Come sostiene CosmicMummy è probabilmente un miglioramento per vivere appieno l'esperienza del parto, non più visto come traumatico e insostenibile. Firma all'epidurale al 100%.

      www.mammamiaaa.wordpress.com

      Elimina
    6. non ho digitato un " non ": mi sento di ribadire che l'epidurale NON allunghi il travaglio... scusate...

      Elimina
  3. Ciao Anonimo, grazie per il tuo commento. Senz'altro esperienze dirette e rassicuranti come la tua dovrebbero trovare più spazio di tanto "terrorismo" anti epidurale. Un abbraccio

    RispondiElimina