giovedì 12 gennaio 2012

2 months later... 25+2!

Ho latitato a lungo, prima dubbiosa sull'utilità di tenere un blog di cui non avevo fatto menzione con nessuno e, infine, totalmente certa dell'inutilità di disperdere per la rete parti della mia gravidanza che forse avrei fatto meglio a mettere nero su bianco su un diario. Fino a qualche anno fa amavo scrivere a mano sui miei diari, producendo, con gli anni, uno zibaldone di pensieri che neanche il Leopardi. Ho provato anche a tenere un quaderno, accuratamente scelto tra i mille di una cartoleria ben fornita del centro di Milano, rigorosamente di colore azzurro, su cui raccontare l'attesa da regalare un giorno al mio piccino, quando sarà grande, perché sapesse qualcosa di più sulla sua mamma prima che diventasse effettivamente tale. Anche il papà ha scritto qualche pagina, piuttosto toccante, aggiungerei. Ma alla fine... Che dire? Sono una mammina moderna: compro la culla online, frequento i gruppi di pancione su Facebook... E tengo un blog.

Gli aggiornamenti sugli ultimi due mesi sono tanti e pochi, dipende da ciò che interessa. Quello che più conta è che l'incertezza sul sesso del nascituro è stata totalmente dissipata nelle ultime ecografie: è un maschietto, con tutti i suoi accessori in dotazione bene in vista. Chissà perché non ne ero certa dopo la prima ecografia rivelatrice, fatto sta che lui si è ben presto ripresentato al mondo senza lasciare spazio a colpi di scena. Quel che conta ancora di più è che il responso della morfologica è stato il meglio che potessi aspettarmi: il bimbo sta molto bene ed è perfetto, nuota, salta, scopre lentamente le sue forme in continua evoluzione con le manine, punta i piedi come se fosse sui blocchi di partenza per i cento metri e scalcia come un rigorista in allenamento. In realtà, l'ecografia si è divisa in due round perché al primo il timidone se ne stava rannicchiato con le mani sul viso e non voleva saperne di lasciarsi studiare il cuore e il viso stesso, costringendoci a tornare dal ginecologo la domenica mattina durante un suo turno di guardia in ospedale, per mostrarsi finalmente in ogni suo angolo. Corpo calloso, cavo del setto pellucido, arco aortico e flusso sanguigno del cuore esaminato con color doppler, inserzione del cordone ombelicale con i suoi tre vasi... Parlo a caso o forse ho assistito a una lezione di anatomia da manuale che mi ha coinvolto talmente tanto da lasciarmi reminiscenze di termini che fino ad allora non mi erano per niente familiari? Ma nella pancia c'è davvero una persona con tutta questa attrezzatura? Voglio dire, è così piccolo ed è già così pieno di cosine? Uh caspita... Un profondo orgoglio di mamma mi pervade all'idea che lì dentro il mio piccolino si dia tanto da fare senza che io sappia molto di ciò che gli serve perché sia forte e sano, come di fatto sembra essere.

Oltre a ciò sono sopravvissuta al Natale e alle feste, non tanto alla prova della bilancia di cui non comunico l'esito appellandomi alla normativa sulla privacy. Sono andata in montagna, ho fatto passeggiate sulla neve e ho addirittura provveduto ad un disboscamento a mezzo ceretta in una spa scoperta al momento giusto. Sono stata infine colpita in pieno dalla sindrome del nido, in virtù della quale da pigrona cronica mi sono trasformata in una casalinga in carriera che pulisce il piatto della doccia in gonna e stivali e provvede al riempimento del frigo e del ripostiglio con rigore scientifico: in sintesi, mi sono mammizzata, come dice la mia dolce metà. 

Soprattutto, sono diventata una compratrice online degna di un campionato mondiale di shopping addicted (prima o poi bisognava comprare tutto il necessario per prepararsi all'arrivo del nano, no?). Per questo devo infinitamente ringraziare le mie compagne di panza, online a loro volta, per avermi aperto il mondo degli outlet virtuali. Ho provveduto all'acquisto di biancheria e altre diavolerie per il piccino belle belle belle a prezzi irripetibili e, appena il sito che ho puntato riprende a funzionare, non mi farò sfuggire la cesta dei miei sogni che sembra fatta apposta per stare in quello spazio minuscolo tra il lettone e il muro della stanza che nei primi mesi dopo la nascita papino ed io condivideremo con il nano. Non ho potuto lasciare lì anche un vestito premaman che finora è il mio migliore amico durante questa attesa, d'altra parte era in saldo, ma veramente in saldo, un affarone, non comprarlo sarebbe stato un sacrilegio, un qualsiasi esperto del risparmio mi farebbe i complimenti ;)

Secondo iGoogle mancano 103 giorni... E questa volta mi farò trovare pronta, a tutto!

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