domenica 29 gennaio 2012

A piedi nudi nel parco (Sempione)

Decalogo d'attacco pro endorfine per donne panzone:

1. Intanto è importante che sia domenica, o comunque un giorno di festa.

2. Non avere il fiato della sveglia sul collo.

3. Trasformarsi in uno dei Teletubbies e molestare il proprio partner finché non risponde all'appello "Tante coccole!"

4. Alzarsi dal letto di slancio.

5. Mettersi sotto la doccia e procedere in quest'ordine: bagnarsi con acqua calda, cospargersi di bagnoschiuma energizzante (al the verde, per esempio), sciacquarsi con acqua calda, cospargersi di olio idratante (se possibile, tonificante a sua volta, come quello alle erbe che mi è stato regalato qualche settimana fa e dal quale sto sviluppando una forma di dipendenza che mi fa dedurre che le suddette erbe siano allucinogene) come se ci si dovesse friggere in padella e terminare con un bel getto di acqua gelida su tutto il corpo (so che tutto ciò somiglia a un allenamento stile marines, ma garantisco che il beneficio a lungo termine è infinitamente superiore rispetto allo shock termico del breve termine).

6. Prepararsi per uscire: si va a camminare nel parco, possibilmente con un buon compagno di passeggiata. 

7. Al parco Sempione: si respira a pieni polmoni l'aria inquinata della città, ma si impegnano le proprie doti zen per rendersi comunque consapevoli della bellezza del proprio gesto atletico, nonostante i piedi da papera e la testa del tuo piccino che preme sulla vescica, del benessere che questo procura, della piacevolezza della compagnia se non si è sole, "dell'urbanità" del luogo che fa sentire parte del flusso della vita, tra palazzi e persone.

8. Ripararsi nel trendissimo bookstore della Triennale: fingere di apprezzare ogni volume sull'architettura e sul design anche se non si apprezza il valore di ognuno. Ricordarsi della massima regalata poco tempo fa da una signora incrociata per strada: se capisci cos'è è una sedia, se non lo capisce è design. Sfogliare a caso qualche libro, limitandosi, se è il caso, a osservare le figure nei libri per bambini.

9. Avere la fortuna di trovare un tavolino libero per il pranzo nel caffè della Triennale e godersi un buon piatto caldo (e un bicchiere di vino: uno ogni tanto è concesso, fa bene al cuore).

10. Dimenticare il cappello in bagno, lasciar scivolare a terra il telefonino che si decomporrà in ogni sua parte e dimenticare aperta la borsa contenente la macchina fotografica che ben presto seguirà la sorte del telefonino: avere la fortuna di ritrovare il cappello, riuscire a ricostruire telefonino e macchina fotografica e avere il piacere di constatare che nessun oggetto ha riportato danni permanenti, se non la propria psiche provata da 7 mesi di stato interessante.

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